< Rime d'amore (Torquato Tasso)
Questo testo è incompleto.
70. Fra mille strali, onde Fortuna impiaga
69 71

70.


Dice che fra gl’infiniti colpi de la nemica fortuna

a pena è conosciuto quello d’Amore.


Fra mille strali, onde Fortuna impiaga
     Il mio cor sí che per ferita nova
     Spazio non resta, oimé! loco ritrova
     4Cara d’Amor saetta e cara piaga.
Né l’alma ancor de la salute è vaga;
     Ché, se ben ella di sanar fa prova
     Ogni altro colpo, or d’inasprir le giova
     8Quella dolce percossa, e se n’appaga.

Ma sí chiusa e secreta in sé la serba
     Ch’Amore stesso ancor non se n’accorge
     11Né fra ben mille colpi il suo discerne.
Lasso! e Fortuna, che le pene interne
     Non vede e sol di pianto i rivi scorge,
     14Sua stima l’opra e se ’n va piú superba.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.