< Rime d'amore (Torquato Tasso)
Questo testo è incompleto.
72. Quanto piú ne l’amarvi io son costante
71 73

72.


Dimostra la sua antica costanza e la nuova incostanza de la sua donna

esser molto diverse.


Quanto piú ne l’amarvi io son costante
     E nel mostrar ne gli occhi aperto il core,
     Tanto nel finger voi che ’l puro ardore
     4Non veggiate ne gli occhi e nel sembiante.
Che farò dunque? andrò pur anco avante
     E in questo mar del mio nemico Amore
     La nave crederò del mio dolore
     8Ad Euro adverso, disperato amante?
O sembrerò nocchier, che poggia ed orza
     Ne l’onde d’Adria alterna o nel Tirreno,
     11Mutando il corso ov’è soverchia forza,
Ma per turbato cielo e per sereno
     Prender con ogni vento al fin si sforza
     14Sol un tranquillo porto un dolce seno?

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.