< Rime d'amore (Torquato Tasso)
Questo testo è incompleto. |
Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
77. Quando avran queste luci e queste chiome
◄ | 76 | 78 | ► |
77.
Dice a la sua donna che quando ella sarà vecchia
non rimarrà d’amarla.
Quando avran queste luci e queste chiome
Perduto l’oro e le faville ardenti,
E l’arme de’ begli occhi or sí pungenti
4Saran dal tempo rintuzzate e dome,
Fresche vedrai le piaghe mie, né, come
In te le fiamme, in me gli ardori spenti;
E rinnovando gli amorosi accenti
8Alzerò questa voce al tuo bel nome.
E ’n guisa di pittor che il vizio emende
Del tempo, mostrerò ne gli alti carmi
11Le tue bellezze in nulla parte offese:
Fia noto allor ch’a lo spuntar de l’armi
Piaga non sana e l’esca un foco apprende
14Che vive quando spento è chi l’accese.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.