< Rime d'amore (Torquato Tasso)
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78. Quando vedrò nel verno il crine sparso
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78.


Dice che quando egli sarà vecchio non resterà d’amare

e di celebrar la sua donna.


Quando vedrò nel verno il crine sparso
     Aver di neve e di pruina algente,
     E ’l seren del mio giorno, or sí lucente,
     4Col fior de gli anni miei fuggito e sparso;
Al tuo bel nome io non sarò piú scarso
     De le mie lodi o de l’affetto ardente,
     Né fian dal gelo intepidite o spente
     8Quelle fiamme amorose ond’io son arso.

Ma, se rassembro augel palustre e roco,
     Cigno parrò lungo il tuo nobil fiume
     11Ch’abbia l’ore di morte omai vicine;
E quasi fiamma, che vigore e lume
     Ne l’estremo riprenda, innanzi al fine
     14Risplenderà piú chiaro il vivo foco.

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