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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
81. Costei, che su la fronte ha sparsa al vento
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81.
Assomiglia a la Fortuna la sua donna, la quale egli aveva veduta
co’ capegli sparsi su la fronte.
Costei, che su la fronte ha sparsa al vento
L’errante chioma d’òr, Fortuna pare;
Anzi è vera Fortuna, e può beare
4E misero può far il piú contento.
Dispensatrice no d’oro o d’argento
O di gemme che mandi estraneo mare,
Ma tesori d’Amor, cose piú care,
8Fura, dona, e ritoglie in un momento.
Cieca non già, ma solo a’ miei martíri
Par che s’infinga tale, e cieco uom rende
11Con due luci serene e sfavillanti.
Chiedi qual sia la rota ove gli amanti
Travolve e ’l corso lor ferma e sospende?
14La rota fanno or de’ begli occhi i giri.
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