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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
93. Disdegno e gelosia
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93.
Dice che disdegno e gelosia gli tolgono la vista de la sua donna.
Disdegno e gelosia,
Vostri custodi, donna, e miei nemici,
Fan gli occhi miei famelici e mendici.
Ed insieme col raggio
5De’ bei vostr’occhi i bei cortesi detti
Pien di spirti e d’affetti
Mi toglie de’ duo dardi il doppio oltraggio:
Ond’io, lasso, d’intorno
A le guardate mura
10Erro la notte solitario e il giorno,
Qual cacciator ch’insidi
D’errante fera i boscherecci nidi.
Ma non vuol mia ventura
Ch’involi senza pena; onde divegno
15Preda di predator, d’arciero il segno.
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