< Rime d'amore (Torquato Tasso)
Questo testo è incompleto.
93. Disdegno e gelosia
92 94

93.


Dice che disdegno e gelosia gli tolgono la vista de la sua donna.


Disdegno e gelosia,
     Vostri custodi, donna, e miei nemici,
     Fan gli occhi miei famelici e mendici.
     Ed insieme col raggio
     5De’ bei vostr’occhi i bei cortesi detti
     Pien di spirti e d’affetti
     Mi toglie de’ duo dardi il doppio oltraggio:
     Ond’io, lasso, d’intorno
     A le guardate mura
     10Erro la notte solitario e il giorno,
     Qual cacciator ch’insidi
     D’errante fera i boscherecci nidi.
     Ma non vuol mia ventura
     Ch’involi senza pena; onde divegno
     15Preda di predator, d’arciero il segno.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.