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Giosuè Carducci - Rime nuove (1906)
Libro II - Al sonetto
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II.
AL SONETTO
Breve e amplissimo carme, o lievemente
Co ’l pensier volto a mondi altri migliori
L’Alighier ti profili o te co’ fiori
4Colga il Petrarca lungo un rio corrente;
Te pur vestia de gli epici splendori
Prigion Torquato, e in aspre note e lente
Ti scolpia quella man che sí potente
8Pugnò co’ marmi a trarne vita fuori:
A l’Eschil poi, che su l’Avon rinacque,
Tu, peregrin con l’arte a strania arena,
11Fosti d’arcan dolori arcan richiamo;
L’anglo e ’l lusiade Maro in te si piacque:
Ma Bavio che i gran versi urlando sfrena,
14Bavio t’odia, o sonetto; ond’io piú t’amo.
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