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VII.

DI NOTTE


Pur ne l’ombra de’ tuoi lati velami
Gli umani tedi, o notte, ed i miei bassi
Crucci ravvolgi e sperdi: a te mi chiami,
4E con te sola il mio cuor solo stassi.

Di quai d’ozio promesse adempi e sbrami
Gl’irrequïeti miei spiriti lassi?
E qual doni potenza a i pensier grami
8Onde a l’eterno o al nulla errando vassi?

O diva notte, io non so già che sia
Questo pensoso e presago diletto
11Ove l’ire e i dolor l’anima oblia:

Ma posa io trovo in te, qual pargoletto
Che singhiozza e s’addorme de la pia
14Ava abbrunata su l’antico petto.



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