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Libro II - Qui regna amore Libro II - Mito e verità


XXIV.

VISIONE


Or ch’a i silenzi di cerulea sera
Tra fresco mormorio d’alberi e fiori
Ella siede, e in soavi aure ed odori
4Freme la voluttà di primavera,

Tu di vetta a l’antica alpe severa
Tra i verdi a l’albor tuo tremuli orrori
La cerchi, o luna, e quella dolce e altera
8Fronte del tuo piú vivo raggio irrori.

Tal forse, o greca dea, la pura fronte
Chinavi, in cuor d’Endimïon pensosa,
11Su ’l tuo grande sereno arco d’argento;

E i fiumi al bianco piè pe ’l latmio monte,
Raggiati da la faccia luminosa,
14Scendean d’amore a ragionar co ’l vento.



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