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XLVII.

PANTEISMO


Io non lo dissi a voi, vigili stelle,
A te no ’l dissi, onniveggente sol:
Il nome suo, fior de le cose belle,
4Nel mio tacito petto echeggiò sol.

Pur l’una de le stelle a l’altra conta
Il mio secreto ne la notte bruna,
E ne sorride il sol, quando tramonta,
8Ne’ suoi colloqui con la bianca luna.

Su i colli ombrosi e ne la piaggia lieta
Ogni arbusto ne parla ad ogni fior:
Cantan gli augelli a vol — Fósco poeta,
12Ti apprese al fine i dolci sogni amor. —


Io mai no ’l dissi: e con divin fragore
La terra e il ciel l’amato nome chiama,
E tra gli effluvi de le acacie in fiore
16Mi mormora il gran tutto — Ella, ella t’ama.




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