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Giosuè Carducci - Rime nuove (1906)
Libro VII - LXXXIII
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LXXXIII.
Son de la terra faticosa i figli
Che armati salgon le ideali cime,
Gli azzurri cavalier bianchi e vermigli
4Che dal suolo plebeo la Patria esprime.
E tu, Kleber, da gli arruffati cigli,
Leon ruggente ne le linee prime;
E tu via sfolgorante in tra i perigli,
8Lampo di giovinezza, Hoche sublime.
Desaix che elegge a sé il dovere e dona
Altrui la gloria, e l’onda procellosa
11Di Murat che s’abbatte a una corona;
E Marceau che a la morte radïosa
Puro i suoi ventisette anni abbandona
14Come a le braccia d’arridente sposa.
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