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XCI.


Al calpestío de’ barbari cavalli
Ne l’avel si svegliò dunque Baiardo?
E su le dolci orleanesi valli
4La Pulcella rileva il suo stendardo?

Dal’Alta Sona e dal ventoso Gardo
Chi vien cantando a i mal costrutti valli
Sbarrati di tronchi alberi? È il gagliardo
8Vercingetorix co’ suoi rossi Galli?

No: Dumouriez, la spia, nel cor riscuote
Il genio di Condè: sopra la carta
11Militare uno sguardo acceso lancia,

Ed una fila di colline ignote
Additando — Ecco — dice — , o nuova Sparta,
14Le felici Termopile di Francia. —



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