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AL SIGNORE
TOMMASO VILLIERS
MEMBRO DEL PARLAMENTO
E UNO DEI SIGNORI DELL’AMMIRAGLIATO
ORA MYLORD HYDE
FRANCESCO ALGAROTTI
Niun paese, valoroso signor mio, rende a’ giorni nostri, quanto la felice sua patria, una immagine dell’antica Roma. Quivi una forma di politico reggimento, per cui assicurata è la libertà del cittadino, per cui è dato ad ognuno di spiegare il valor suo, e non è per niente offesa la dignità dell’uomo: quivi coloro che presiedono alle cose di Stato, fanno entrare gli studj delle lettere tra le arti del governo, e non meno sanno ben dire, che animosamente operare. Ella del bel numero uno ha nelle corti della Germania dato più volte saggio della virtù inglese, ed ha saputo singolarmente piacere ad un Principe conoscitore sottilissimo degl’ingegni, che dà vita e favore alle scienze, e d’ogni maniera d’alloro ha meritamente corona. Non poco hanno cooperato le muse a far sì che ella fosse la delizia della corte di Berlino. Rade volte, e se non quanto lo richiede il ben pubblico, ella da esse si scompagna, e in mezzo agli studj più serj ha fatto versi anch’ella come un altro Pollione. A lei adunque, come ad ottimo conoscitore e a giudice, mando questo mio Saggio sopra la Rima, il quale servirà almeno a tener viva quell’amicizia ch’ella mi ha fatto conoscere a tanti segni, e di cui mi è dolce la memoria.
Berlino, 14 dicembre 1752.