< Salmi (Diodati 1821)
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capitolo 140 capitolo 142

SALMO 141.

Preghiera per esser preservato dalle tentazionl.

Salmo di Davide.

1 O SIGNORE, io t’invoco; affrettati a rispondermi; porgi l’orecchio alla mia voce, mentre io grido a te.

2 La mia orazione sia addirizzata al tuo cospetto, come l’incenso1; e il mio alzar delle mani come l’offerta della sera.

3 O Signore, poni guardia alla mia bocca; guarda l’uscio delle mie labbra.

4 Non lasciar che il mio cuore s’inchini a cosa alcuna malvagia, per darmi a commettere opere empie, con gli uomini operatori d’iniquità; e fa che io non mangi delle lor delizie.

5 Pestimi pure il giusto2, ciò mi sarà benignità; e riprendami, ciò mi sarà olio eccellente, il qual non mi fiaccherà il capo; anzi più ch’egli lo farà, più pregherò per loro nelle loro avversità.

6 I rettori di costoro furono abbandonati dentro alla roccia, e pure udirono le mie parole ch’erano piacevoli.

7 Le nostre ossa sono sparse su la bocca del sepolcro3, come quando altri spezza, e schianta legne per terra.

8 Perciocchè, o Signore Iddio, gli occhi miei sono intenti a te, ed io spero in te; non privar di riparo l’anima mia.

9 Guardami dal laccio che mi è stato teso, dalle trappole degli operatori d’iniquità.

10 Caggiano gli empi nelle lor reti tutti quanti, mentre io passerò oltre.

  1. Apoc. 8. 3, 4.
  2. Prov. 25. 12. Gal. 6. 1.
  3. 2 Cor. 1. 8, 9.

Note

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