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Oh della fede mia bianchi trofei! Prima cura di Flora, occhio degli orti
Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Battista

VIII

CONFESSIONE DI POETA

     Scrivo talor che m’avviluppa un laccio,
narro talor che mi saetta un guardo;
ma favoloso è del mio sen lo ’mpaccio
e dell’anima mia mentito il dardo.
     Crede altri giá ch’io ne’ martir mi sfaccio,
e che di fiamme in un torrente io ardo;
ma quel foco ch’io mostro è tutto ghiaccio,
e ’l martir che paleso anco è bugiardo.
     Tra gli scherzi acidali onesto ho il core,
ed al garrir di questa penna giace
sordo il pensier, che non conosce amore.
     Cantò Pale Marone e ’l dio del Trace,
né vincastro trattò, rozzo pastore,
né brando fulminò, guerriere audace.

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