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Se di quei vaghi fiori, onde riveste Nè d'oro in vaga rete il crin raccoglie
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera

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PER LA SIGNORA VIOLANTE GRASSA

In abito vedovile.

Se all’amato Peleo Tetide riede,
     Perch’ei di sua beltà pigli diletto,
     Di puri argenti ella s’adorna il piede,
     4E di cerulei manti il tergo e ’l petto.
Quando dal chiaro Sol Titon costretto
     All’alma Aurora dipartir concede,
     Ella gioconda n’abbandona il letto,
     8Ed in bell’ostro sfavillar si vede.
E se con pompa mai sua gran beltate
     Cerere al mondo d’avanzar procura,
     11Ella intorno si vuol spoglie dorate.
Sola Tu senza studio e senza cura
     A negro vesti, e quelle Dive ornate
     14Vinci in bellezza, lacrimosa e scura.

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