Questo testo è stato riletto e controllato.
Le fatiche del bue l'agricoltore Non ha satolle mai l'avide voglie
Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Battista

XXVII

EPITAFFIO DI UN UOMO FELICE

     Se tutta l’etá mia fu primavera,
spopola, man cortese, il mondo erboso,
e d’aurei fiori una tempesta intera
grandina su la tomba ov’io riposo.
     Qui nel sen d’una pietra io vivo ascoso,
ché del mio dí non son venuto a sera;
mutai sol tempo ove tornar non oso,
e son giunto in un loco ov’io non era.
     Ad altri il fato ogni diletto annulla,
ché le delizie mie meco ridutte
in questa sepoltura hanno la culla.
     Qui l’allegrezze mie non son distrutte,
o pensa tu ch’io mi ricordi nulla,
o pensa tu che mi sovvengan tutte.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.