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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri


ANTONIO GALEANI.


Pur, Damon, te l’ho detto, e nulla valci;
     Or m’è pur forza infin, ch’io te l’additi:
     Mira quel capro con gli usati riti
     Là spampinarmi i più fecondi tralci.
5Con quanti denti egli ha, con tante falci
     La vita tronca a queste care viti;
     E perchè, per vietar discordie e liti,
     Nol guidi a ruminar erbette e falci?
Forse ch’a te del pampinoso Dio
     10Spiace il licor, che sì sovente storna
     Quel, benchè poco, ingegno tuo natio?
S’ei vi torna, Damon, s’egli vi torna,
     Possa veder a me le corna, s’io
     A te nol fo tornar senza le corna.

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