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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri


ELENA RICCOBONI.


Di sdegnoso furor tutto ripieno
     Stavasi Amor dal mio dispregio offeso:
     Bramò vendetta, e per ferirmi il seno
     Sin’or più di un’aguato al cuor mi ha teso.
5Ma invano uscìa lo stral dall’arco teso,
     Che spuntato cadea sovra il terreno:
     L’Arcier vedendo il suo bersaglio illeso,
     Più fiero allor provò d’ira il veleno.
Tutto dispetto alfin spezzò quell’armi,
     10Indi togliendo ad Imeneo la face,
     Prese da quella il fuoco, onde avvamparmi.
Arrise all’opra il Nume; e fatto audace,
     Disse Amore, io potrò pur vendicarmi:
     Mi accese il crudo, e un tal ardor mi piace.

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