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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri
FRANCESCO COPETTA1
Locar sovra gli abissi i fondamenti
Dell’ampia terra, e come un picciol velo
L’aria spiegar con le tue mani, e ’l Cielo
E le stelle formar chiare, e lucenti;
5Por leggi al mare, alle tempeste, ai venti,
L’umido unire al suo contrario, e ’l gelo;
Con infinita providenza e zelo
E creare e nutrir tutt’i Viventi,
Signor fu poco a la tua gran possanza:
10Ma che tu Re, tu Creator volessi
E nascer, morir per chi t’offese;
Cotanto l’opra de’ sei giorni avanza
Ch’io nol so dir, nol san gli angeli stessi:
Dicalo il Verbo tuo, che sol l’intese.
- ↑ La Creazione, e la Redenzione.
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