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Giacinto Vincioli
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri
ABB. GIACINTO VINCIOLI.
Non so se tu, mio cuor, comprendi ancora,
Che Amor non è ch’una gran furia in Terra,
Che lascia da per tutto e strazi e guerra,
E di pianti e sospir si pasce ogn’ora.
5Per ferir dolcemente il dardo indora,
Ma nella piaga il rio velen poi serra:
Che ogni bella speranza alfin sotterra,
E le viscere altrui tutte divora.
Io ben l’intendo, il cuor risponde, e bramo
10Fuggir l’empio Signore, onde sovente
Ragion, che mi soccorra, invoco e chiamo
Ma a qual darmi soccorso ella è possente,
Se il desir corre d’un bel viso all’amo,
Teme il mal, lo conosce, e pur consente!
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