Questo testo è stato riletto e controllato. |
Niccolò Casoni
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri
NICCOLÒ CASONI.1
Mira là quella fredda scolorita
Spoglia, o tu, che ten vai coll’arco d’oro;
E vanta poi, ch’alma non v’è sì ardita,
Che schivar possa il dolce tuo martoro.
5Morta è colei, che già coll’infinita
Sua belà ti porgea forza, e decoro,
E seco tragge nella sua partita
Il più nobile, e ricco suo tesoro.
In lei, com’in suo albergo ognor fiorìa
10Spirto real, vaghezza, ed onestate;
Alto saper, amabil cortesìa,
E pur giacque costei preda all’irate
Voglie di morte invidiosa, e ria!
Voi piangetela meco, Alme ben nate.
- ↑ In morte della Duchessa di Bracciano.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.