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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri


PAOLO FALCOLNIERI


A che sul tergo Amor sì forti vanni,
     Se poi gli batti così tardi e lenti,
     Ch’entrat’in questo cor non son possenti
     Di cavartene amor dopo tant’anni?
5Mira quel Vecchio antico a’ mostri danni
     Se batte i suoi, che non son mai presenti:
     E tu Garzone, Arciero, e Dio consenti
     D’esser da men di lui, per darne affanni?
Dagli il tuo pigro omai, prendi ’l suo lieve;
     10E sia lunga la vita, e breve il male,
     Quant’è lungo ora il mal, la vita breve.
E se nol puoi, per l’onor tuo lo strale
     Tempra almeno in quel dolce, onde riceve
     Respiro un core, o metti giù quell’ale.

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