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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri
Allor ch’il superbo Ilio, e l’alte mura
Giacean di Troia incenerite ed arse,
La bella Greca in mezzo al foco apparse
4Quasi fra tant’orror scarca e sicura.
Languì la terra insieme e la natura,
A tanti stragi, a tante moli sparse:
Pur lei fiamma non punse, e stral non arse
8Mercè d’Amor ch’i suoi ministri ha in cura,
Tal leggiadretta donna il cor mi punse,
E sovente trattò la face e l’arco
11D’Amor, nè strali o fiamma al suo cor giunse.
Amor noi giunti insieme al dubbio varco,
Armata lei lasciò, me inerme aggiunse
14Con gli altri ancor sotto il gravoso incarco.
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