< Sonetti politici e moraleggianti
Questo testo è completo.
V - Cortesia cortesia cortesia chiamo
IV

 
Cortesia cortesia cortesia chiamo
e da nessuna parte mi risponde,
e chi la dèe mostrar, sí la nasconde,
4e perciò a cui bisogna vive gramo.

Avarizia le genti ha preso all’amo,
ed ogni grazia distrugge e confonde;
però se eo mi doglio, eo so ben onde:
8di voi, possenti, a Dio me ne richiamo.

Ché la mia madre cortesia avete
messa sí sotto il piè che non si leva;
11l’aver ci sta, voi non ci rimanete!

Tutti siem nati di Adamo e di Eva;
potendo, non donate e non spendete:
14mal ha natura chi tai figli alleva.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.