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A l'aura il crin ch'a l'auro il pregio ha tolto Onde dorate, e l'onde eran capelli
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/I sonetti amorosi


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durante il bagno

     Sovra basi d’argento in conca d’oro
io vidi due colonne alabastrine
dentro linfe odorate e cristalline
franger di perle un candido tesoro.
     — O — dissi — del mio mal posa e ristoro,
di natura e d’amor mète divine,
stabilite per ultimo confine
ne l’oceán de le dolcezze loro;
     fossi Alcide novel, ché i miei trofei
dove mai non giungesse uman desio,
traspiantandovi in braccio erger vorrei;
     o stringer, qual Sanson, vi potess’io,
ché, col vostro cader, dolce darei
tomba a la Morte, e morte al dolor mio!

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