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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Vincenzo da Filicaja


IX1


Sull’altere di Buda empie ruine
     Siede stanco, e mi dice il mio pensiero:
     Qui le sciagure del Pannonio impero
     Ebber principio, e forse avran qui fine.
5Qui, come fulmin che dal Ciel ruine,
     Precipitosamente il gran Guerriero2
     Giunse, quì ruppe il forte muro altero,
     E quì pose al valor meta e confine.
Mira poi, dice, d’incredibil cose
     10Lunga serie, ma vera: e mia in quante
     Guise ai gran rischi il real capo espose3.
Mira, che al volger del suo fier sembiante
     Tremò Belgrado nè a’ suoi sforzi oppose
     L’inespugnabil rocca argin bastante.

  1. Per la espugnazione di Buda seguita l’anno 1686.
  2. Carlo di Lorena generale dell’esercito Imp. fu il primo ad entrar nella rocca.
  3. Nel secondo attacco ebbe da colpo di pietra ferita una gamba.


Note

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