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Parigi, 13 germinale anno 5 (2 Aprile 1797)
LXXXII - Al General Bonaparte.
Gl’inviati delle Repubbliche Lombarda, e Cispadana ci pressano, cittadin Generale, di manifestare le nostre intenzioni sulla loro sorte politica, ma le circostanze sono ancora tali, che noi non possiamo allontanarci dai principj che ci hanno fino qui diretti a riguardo dei governi provvisorj. Il riconoscerli come potenze, sarebbe un toglierci i diritti che la guerra dà nei paesi di conquista, e privarci delle risorse che presentano; sarebbe in oltre rapirci i mezzi di stabilire delle compensazioni favorevoli alla conclusione della pace, ed esporci a violare la garanzia che loro avessimo accordato; cosa incompatibile con la lealtà del governo francese. Ma, nel riservarci, cittadin Generale, questi vantaggi, noi lasciamo alle Repubbliche italiane la libertà di costituirsi intieramente come loro piace, e di regolarsi senza altra interposizione per parte nostra, che quella che la sicurezza, ed il ben essere dell’armata esigessero imperiosamente. Noi v’invitiamo, cittadin Generale, ad attenervi a queste vedute come base delle vostre relazioni con i differenti Stati che elle concernono.
Rewbell Presidente.