< Supplemento alla Storia d'Italia
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XXVIII - Bonaparte prescrive a Faipoult ciò che abbia a fare in Genova, e soprattutto la condotta da tener col Senato
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Dal Quartier Generale di Bologna, 4 messidoro anno 4

(22 Giugno 1796)


XXVIII - Al Cittadino Faipoult.


Ho ricevuto il vostro corriere; mi era troppo noto lo spirito del perfido Governo genovese, per non prevedere la risposta che data egli avrebbe. Io ho ricevuto dal Direttorio, per mezzo di un corriere straordinario, la copia della nota da voi presentata all’occasione della presa dei cinque bastimenti. Eccone dunque offerte due occasioni di muover querela; usatele, e reclamate apertamente. Io vi commetto specialmente di porre in opera i più efficaci mezzi affinchè il danaro, le gioje ed altri oggetti preziosi appartenenti alla Repubblica, e che trovansi in Genova, ne siano immediatamente levati. Fate chiamare a voi il cittadino Suci, e speditemi, per mezzo di un corriere straordinario, l’inventario degli effetti, qualunque essi sieno, che esistono in Genova. Vi prego di tenermi ragguagliato con la maggior precisione di tutto ciò che possa concernere alla nostra posizione col Senato di Genova.

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