< Supplemento alla Storia d'Italia
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XXXIV - Bonaparte descrive la situazione politica di Genova, e insinua al Direttorio i provvedimenti da esservi adottati
XXXIII XXXV



Dal Quartier Generale di Roverbella, 18 messidoro anno 4

(6 Luglio 1796)


XXXIV - Al Direttorio esecutivo.


Per mezzo dell’ultimo mio corriere io vi ho trasmesso, cittadini Direttori, la domanda da me fatta al Senato di Genova, di cacciar via il Ministro dell’Imperatore, il quale non cessava di fomentar la sedizione nei Feudi imperiali, e di far commettere assassinamenti. Vi troverete qui annessa la nota che il Segretario di Stato ha trasmesso al cittadino Faipoult, e questi a me. Troverete pure qui annessa una lettera del Ministro Faipoult concernente gli affari di Genova; io vi prego di prenderla in considerazione, e darmi poi gli ordini opportuni. Quanto a me, penso ancora io come il Ministro Faipoult, essere cioè necessario cacciar dal governo di Genova una ventina di famiglie le quali, per la costituzione stessa del paese, non hanno diritto d’esservi ammesse, per essere elleno feudatarie dell’Imperatore o del re di Napoli; obbligare il Senato a revocare il decreto che proscrive da Genova otto o dieci famiglie nobili; poichè son desse appunto le amiche a Francia, e quelle che, tre anni sono, hanno distolto la Repubblica di Genova dall’unirsi alla lega. Per tal mezzo il governo di Genova verrebbe ad esser composto di nostri amici, e noi potremmo tanto più farvi fondamento, in quantochè le nuove famiglie proscritte si ritirerebbero presso gli Alleati, e da quel momento temerebbonle i nuovi Governanti di Genova, come noi temiamo il ritorno degli emigrati. Se voi approvate questo progetto, non avete che a darmene l’ordine, ed io mi assumo l’incarico di mandarlo ad esecuzione.

Attendo la risposta a questa lettera dentro i primi dieci giorni di termidoro.



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