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TEMPIO ANTICO
Antico tempio maestoso e nero
Ov’io, pensosa adolescente, orai,
Te grave d’anni e d’ombra e di mistero
4Antico tempio, io non iscordo mai.
Sorridean le Madonne del trecento
Miti ed ingenue, sui giallastri muri:
Qualche prete sbucava a passo lento
8Come una larva, dagli sfondi oscuri.
v’era come un odor di vecchie rose,
Un odore di mammole appassite;
v’era il silenzio de le antiche cose
12Nel tramonto dei secoli sopite:
v’era una lampa giorno e notte accesa
Come un triste desìo, sopra un altar;
E a me là giù, sul bianco marmo stesa,
16Parea dolce il pregare ed il sognar.
Ore inspirate, quando a me fanciulla
L’organo ripetea sacra un’istoria,
E m’assopiva come in una culla
20Un’ebbrezza fatidica di gloria;
Ore inspirate, quando in me, bollente,
Spumeggiò l’onda de le strofe prime,
E mi travolse appassionatamente
24La vertigine azzurra del sublime;
Ore perdute fra le nebbie d’oro
Di quel che non ritorna aulente Maggio,
Come di rondinelle agili un coro
28Sciolto a volo pel ciel fra raggio e raggio:
Ore di sogno e d’ideale incanto,
Io vi ricordo, io vi ricordo ancor;
E mi strazia per voi sordo il rimpianto
32Di chi rimembra un soffocato amor.
Avanti, avanti. — Il tempo mi sospinse
Senza riposo, sul cammino incolto:
Una rete di fili aspri m’avvinse,
36Ma lo sguardo a l’azzurro è ancor rivolto.
Avanti.... — ma al passato un dolce, intenso
Desìo la torturata alma rimena.
.... O profumi di gigli e vecchio incenso,
40Nel grave tempio ov’io pregai serena!...
O ceri, o arcate, o pace di convento,
O larve erranti negli sfondi oscuri,
O gracili Madonne del trecento
44Che impallidite sui giallastri muri;
Tutto il mal ch’io commisi e ch’io soffersi
Fra voi, fra voi vorrei dimenticar;
Fra voi, sui marmi benedetti e tersi,
48Le preci dei sereni anni cantar.