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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Mario Crescimbeni
II
Tesi poc’anzi un forte laccio all’Orso,
Che tutta distruggea nostra campagna,
Ma chi vi cade? a dirlo io n’ho rimorso,
La perfida d’Altea bella compagna.
5Elpin che ne faremo? Invan soccorso
Spera in quel luogo alpestro; invan si lagna:
Debbo sciorla? che dì? scnza discorso
Com’è, che il tuo consiglio or si rimagna?
Così ad Elpin diceva Alcone, ed egli:
10Io taccio; ma il tacer vieppiù favella:
Se l’Orso vi cadea l’avresti sciolto?
Or tu la Libia, e tutta Affrica sciegli,
Se sai belva trovar più cruda, e fella
D’un cor protervo, che ridente ha il volto.
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