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Giovanni Pascoli - Traduzioni e riduzioni (1913)
Dall'Iliade - Bivacco d'eroi
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bivacco d’eroi
Essi con animo fiero sull’argine a mezzo la guerra
tutta la notte sedevano, e molti accendevano i fuochi.
Come allorquando nel cielo d’intorno alla splendida luna
splendono chiare le stelle, nè vento commuove l’azzurro;
tutte di ciò le velette si vedono e tutte le vette,
tutte le valli boschive; e l’azzurro si squarcia nell’alto:
tutte le stelle appariscono e in cuore s’allegra il pastore:
tanti tra mezzo le navi e la grande fiumara di Xanto
erano i fuochi troiani che ardevano d’Ilio in cospetto.
Erano mille nel piano che ardevano, e presso a ciascuno
eran cinquanta i guerrieri seduti alla vampa del fuoco.
Ed i cavalli tra i denti crocchiavano l’orzo e la spelta,
ritti vicini a’ lor carri aspettando l’Aurora dorata.
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