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Giovanni Pascoli - Traduzioni e riduzioni (1913)
Dall'Iliade - L'apparizione
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l’apparizione
Disse, e il Pelide fu preso dal cruccio, e di dentro, il suo cuore,
sotto le coste vellose, di qua e dì là gli ondeggiava:
s’egli traesse dal fianco la spada appuntita e tra gli altri
largo facendosi, uccidere in tanto potesse l’Atride,
o se posasse la collera e freno ponesse allo sdegno.
Mentre egli questo agitava nell’anima dentro e nel cuore
e già snudava la grande sua spada... ecco, Pallade venne,
scesa dal cielo; mandata da Hera la Braccia di luce,
poichè nel cuore entrambi li amava ed avevano cura.
Stettegli dietro le spalle e lo prese pei rossi capelli,
solo visibile a lui, chè nessuno degli altri vedeva.
Esterrefatto l’eroe si voltò, e conobbe all’istante
Pallade Atena: tremende brillavano le due pupille...
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