< Traduzioni e riduzioni < Dall'Odissea
Questo testo è completo.
Dall'Odissea - Invocazione alla Musa
Dall'Odissea Dall'Odissea - La canzone del ritorno

INVOCAZIONE ALLA MVSA


L’
uomo, o Musa, mi di’, molt’agile, il quale per molto

corse, da ch’ebbe la sacra città distrutta di Troia;
d’uomini molti e’ vide le stanze e la mente conobbe:
molti dolori in suo cuore soffri ben egli per mare
sì la sua vita volendo e pe’ suoi compagni il ritorno.
Ma nè così salvò, pur desioso, i compagni,
parvoli! ch’alle giovenche del Sol ch’è figlio dell’Alto
morsero, e ad essi ritolse il giorno del reduce, il Sole.
Dinne e a noi, Dea figlia di Giove, di dove tu voglia.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.