< Rime (Guittone d'Arezzo)
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Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
De lui, cui di' ch'è morte, la figura
La forma d'essa morte dolorosa Esso meraviglioso guai che dico

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De la nuda figura de l’Amore.

   De lui, cui di’ ch’è morte, la figura
se mostra nuda; e nuda esser simiglia
d’ogni virtù e d’ogni dirittura;
4d’allegrezze, di gioi a meraveglia
   dona desir cum pene e cum paura.
E ciò soffrendo, l’amante sottiglia
e tollei sí di conoscere la cura,
8ch’al peggio ’n tutto cum orbo s’appiglia.
   Donque l’amant’è, simel ch’Amor, nudo
di vertù, di saver, di canoscenza,
11e non ha de covrir li vizi scudo.
   Per che ne de’ ciascuno aver timenza
ed a su grado metter forza a scudo,
14ch’ei condusse Aristotel a fallenza.


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