< Trattato d'Amore (Cavalcanti, 1941)
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VIII X

IX

     Omo non fu ch’amasse lealmente
in esto mondo mai senza dolore;
né che ci dimorasse con dolzore
4un’ora, che non fosse un dí dolente:
ché par ch’Amore vigiti sovente
di cotal guisa il suo fin amadore,
e che ciascuna donna, ch’ave amore,
8cagioni il suo amante ispessamente.

     Perch’io non maraviglio, donna mia,
se vi piace di porre a me cagione,
11ché amo tanto vostra segnoria.
Né giá non partirò ch’i’ non vi sia
leale e ubidiente onne stagione,
14merzé cherendo a vostra cortesia.

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