< Trattato d'Amore (Cavalcanti, 1941)
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LII LIV

LIII

     Non posso rafrenar lo mi’ talento
ch’ognor mi pinge in gioia dimostrare;
lo core allegro la lingua parlare
4fa lietamente per lo ben ch’i’ sento;
ciascun de’ senni miei si sta contento
quand’i’ m’accordo ’n gioia dimenare;
e ’n questa guisa or posso confortare
8e di tutto penar donarmi abento.

     Lá ’nd’io ne rendo a voi grazie e merzede,
donn’amorosa, piú d’altra gentile,
11compiuta di savere e conoscenza;
che tutto ciò da voi nasce e comenza
perseverando: ond’io col cor umile
14dimor’ognora ’nclino al vostro pede.

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