< Trattato d'Amore (Cavalcanti, 1941)
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Guido Cavalcanti - Trattato d'Amore (Cavalcanti, 1941) (XIII secolo)
LIV
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LIV
Quando l’Amore il su’ servo partito
trova null’ora dal su’ pensamento,
volete udire un bel vendicamento
4ched e’ ne fa? sí è prò ed ardito,
che mantenente l’ha sí assalito
di dolor grave e soverchio tormento,
che ’nfin ched e’ non torna a pentimento
8non può di tal penar esser guarito.
Perch’io consiglio ciascun amadore
che non si parta, ma fermi ’l disire
11in quanto che Amor vuol aportare.
Ch’onor né nullo ben vien sanz’amare,
ma lo contraro; perché mal finire
14de’ quei che n’ vuol giá mai partir su’ core.
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