< Trattato d'Amore (Cavalcanti, 1941)
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IV VI

V

     I’ vivo di speranza, e cosí face
ciascun ch’al mondo véne, al mi’ parere;
e, poi mi veggio compagnia avere
4di tanta buona gente, dommi pace.
Tuttor aspetto e l’aspettar mi piace,
credendomi avanzar lo mi’ podere:
cosí siegue ciascun questo volere
8e ’n sí fatto disío dimora e giace.

     Ma tutta volta ci è men tormentato
quei che si sape acconcio comportare
11ciò che ne lo sperare altrui avéne.
Non dich’io questo giá certo per mene,
che ’n nessun tempo l’ho saputo fare,
14e, s’or l’apprendo, l’ho car comperato.

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