< Trattato d'Amore (Cavalcanti, 1941)
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V VII

VI

     Chi vuole aver gioiosa vita intera
fermisi bene in amar per amore,
ed aggia canoscenza dritta e vera,
4senza partir da ciò su’ cor null’ore;
ma solo guardi che sia la matera
tal, che per fine non siegua dolore,
e che, partendo e stando, giá non pera
8che d’esso non sia nato bon savore:

     Non tengo amor giá quel che fina male,
ma volontá villana ed innoiosa
11per sol seguire al vizïo mortale.
Ma tegno amor che val sovr’ogne cosa
quel, ch’ama il corpo e l’alma per iguale,
14ricchezza e povertá, qual venir osa.

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