< Trattato d'Amore (Cavalcanti, 1941)
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XIII XV

XIV

     I' sono alcuna volta domandato,
risponder mi convene che è Amore
che dolcemente move; e di bon lato
4tengo colui che voi conoscidore
esser di quel segnor, per cui guidato
è tutta volta ciascun gentil core:
d’altro non mette cura, c’ha finato,
8né può sentir null’or di su’ dolzore.

     Amore è un solicito penserò
continuato sovr’alcun piacere,
11che l'occhio ha rimirato volontero:
sicché, imaginando quel vedere,
nasc’indi amor, ched’è segnore altero
14nel cor c’ho detto c’ha gentil volere.

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