< Trattato d'Amore (Cavalcanti, 1941)
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XL XLII

XLI

     I’ ragionai l’altrier con uno antico,
lo qual mi disse: «Amico frate, guarti,
né Amor non seguir né le sue arti,
4ché lui seguendo rimarrai mendico;
e ’ntendi» disse quel «di ch’io ti dico?
del cuore e de l’aver; se non ti parti
del loco ove se’ miso, e vuogli starti
8cosí soletto servo al tuo nemico».

     Sicch’io, udendo lui ciò dire, intesi;
ma non vi posi lo coraggio guari,
11com’om che ha la testa assai leggiere.
Ma tutto il senno, m’abbia ben mestiere,
nol voglio, né acquisto di danari,
14tanto com’amo e vo’ l’amor ch’i’ presi.

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