< Trattato d'Amore (Cavalcanti, 1941)
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Guido Cavalcanti - Trattato d'Amore (Cavalcanti, 1941) (XIII secolo)
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Dappoi ch’è certo che la tua bieltate,
gentil pulzella, mi ti face amare,
e ch’io altro non posso, ben che fare
4i’ lo volesse, de’ ne aver pietate:
ché chi ci ha colpa, de’ tutte fiate,
secondo la ragion, pena portare
di ciò che indi nasce; ed i’ appellare
8posso ’l bellore e l’atto e l’umiltate
di te, che m’hanno tolta la balía
di poter far di me, piú che ’n piacere
11si ’al tu gentil cor, cu’serv’i’ sono;
perch’io ti chero e addomando in dono
ch’a umiltá s’acconci il tu’ volere
14vêr me, o tal bieltá di te to’ via.
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