Questo testo è completo, ma ancora da rileggere.
S'i' fosse foco, arderei 'l mondo Qual è senza danar innamorato
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)

XCIX

I suoi gusti restano insoddisfatti per colpa dell’avarizia paterna.

Tre cose solamente mi so’ in grado,
le quali posso non ben ben fornire:
ciò è la donna, la taverna e ’l dado;
4queste mi fanno ’l cuor lieto sentire.
Ma sí me le convèn usar di rado,
ché la mie borsa mi mett’al mentire;
e, quando mi sovvien, tutto mi sbrado,
8ch’i’ perdo per moneta ’l mie disire.
E dico: — Dato li sia d’una lancia! —
Ciò a mi’ padre, che mi tien sí magro,
11che tornare’ senza logro di Francia.
Trarl’un denai’ di man seria piú agro,
la man di pasqua, che si dá la mancia,
14che far pigliar la gru ad un bozzagro!

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.