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Questo testo fa parte della raccolta Rime (Cino da Pistoia)
Udite la cagion de’ miei sospiri,
Se già mai fu per me nata mercede.
Qualora il mio pensier fra me si riede,
E chiama innanzi a sè li miei desiri,
5Presentansi pien tutti di martìri,
Che vengon dalla vista che procede
Dalla ciera gentil, quando mi vede.
Che come suo nemico par mi miri.
Laonde in ciò mi struggo, e vo a morire
10Chiamando morte; che per mio riposo
Mi teglia innanzi ched io mi disperi:
Miranla gli occhi miei sì volentieri.
Che contr’al mio voler mi fanno gire
Per veder lei, cui sol guardar non oso.
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