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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse
U
N dì, s’io non andrò sempre fuggendoDi gente in gente, me vedrai seduto
Sulla tua pietra, o fratel mio, gemendo
4II fior de’ tuoi gentili anni caduto.
La madre or sol, suo dì tardo traendo,
Parla di me col tuo cenere muto;
Ma io deluse a voi le palme tendo,
8E sol da lunge i miei tetti saluto.
Sento gli avversi Numi e le secrete
Cure che al viver tuo furon tempesta,
11E prego anch’io nel tuo porto quïete.
Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, almen l’ossa rendete
14Allora al petto della madre mesta.
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