Questo testo è completo, ma ancora da rileggere.
Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse


V
EGGIO co’ bei vostri occhi un dolce lume,

Che co’ miei ciechi già veder non posso,
               Porto co’ vostri passi un pondo addosso,
               4Che de’ miei stanchi non fu mai costume;
          Volo con le vostr’ali senza piume,
               Col vostro ingegno al ciel sempre son mosso,
               Dal vostro arbitrio son pallido e rosso,
               8Freddo al Sol, caldo alle più fredde brume.
          Nel voler vostro sta la voglia mia,
               I miei pensier nel cuor vostro si fanno,
               11Nel vostro spirto son le mie parole.
          Come Luna per sè sembra ch’io sia,
               Chè gli occhi nostri in ciel veder non sanno,
               14Se non quel tanto che n’accende il Sole.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.