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Disegni - Nevica
Disegni - Visite d'un collegiale Disegni - Arrivo della posta al campo

NEVICA


EGLI le scrive da lontano: E nevica
     Anche in questo del sol dolce paese,
     Cadon le rose, tremano le zàgare,
     Da l’insolito gel còlte ed offese.

La campagna è un deserto; e ieri, oh ascoltami,
     Nè sorrider di me: tanto bisogno
     Io sentìa di silenzio e solitudine,
     Che ne i campi vagai come in un sogno.

Leggiadro sogno! Mi parea di cingerti
     Co ’l mio braccio, e così lungo i viali
     Scivolar teco in una slitta rapida
     E lieve lieve come avesse l’ali.


Tutto, intorno di noi, co ’l suo fantastico
     Manto copria la neve alberi e prati,
     E una ridda da morti saltellavano
     Le foglie secche e i passeri affamati.

Io ti guardavo. Simile a una splendida
     Oasi di sole in quel deserto muto,
     Spuntava rosea la tua testa d’angelo
     Da un mucchio di pellicce e di velluto.

E la slitta volava. Entro le arterie
     Battere ardente il sangue io mi sentìa....
     Ma sparve il sogno, e su ’l cammino gelido
     Ero solo, e ti piansi, anima mia. —

Ella scrolla la sua testina incredula
     Con un sorriso di bambina scaltra:
     E data a ’l fuoco l’amorosa lettera,
     Stende la mano per aprirne un’altra.

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