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Intimità - In esilio Intimità - Ad un amico che non mi scriveva da un pezzo

TREGUA


COME inconscia trapassa oncia di fiume
     Indifferente a quanto corre in mezzo,
     Mentre i capelli tuoi lenta accarezzo
     E m’oblio de ’ tuoi sguardi al caro lume,

Fugge la vita. Non un sol volume
     Di maestro e d’autor ch’amo ed apprezzo
     Curo di meditar, quale era avvezzo
     Un tempo il mio pensier, cui l’arte è nume.

Taccion le strofe de l’usato canto;
     Ed amoroso un’armonia di baci
     Cerca su la tua bocca il labbro mio.

Ma verrà il dì che non t’avrò d’accanto:
     E allor, queste piangendo ore fugaci,
     Ritornerò ne la battaglia anch’io.

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